Sulle orme di Alessandro Magno e Gengis Khan: un viaggio interiore nell’Uzbekistan moderno raccontato da Marco Arrigoni
giovedì, 29 Febbraio 2024

 

Un insolito Marco Arrigoni, non compreso nella sua veste di professionista sanitario e di past president del Rotary Club Valenza ha animato una serata dedicata al tema del viaggio, inteso sia come percorso fisico, sia come esperienza tesa alla scoperta dei nostri desiderata nella vita personale ed affettiva narrandoci di un suo viaggio sulle orme del padre, grande appassionato di viaggi e della cultura asiatica.
La via della seta, come accezione in senso letterario ci riporta al “Milione” di Marco Polo e comunemente indica la via del commercio in tempo medioevale lunga circa 8000 chilometri, tra Venezia, la Cina e le Indie intese come territori in gran parte misteriosi dove avvenivano intensi scambi di merci quali spezie o manufatti tradizionali in seta o altri tessuti che sono divenuti patrimonio culturale di alcuni paesi asiatici quali l’Uzbekistan, Turchia, Mongolia, Turkmenistan. L’enorme importanza commerciale di questa via di comunicazione termina all’improvviso con la scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo nel 1500. Ironia della sorte volle che un viaggio iniziato per trovare una rotta per le Indie pur non coronato da successo, porti a una nuova fase dei commerci con lo sviluppo del potere economico di nazioni quali Regno Unito, Spagna e Portogallo che cambieranno volto all’Europa del rinascimento. Marco Arrigoni ci porta per mano a visitare l’Uzbekistan, paese di 35 milioni di abitanti, appartenente all’ex Unione Sovietica che conserva ancora oggi contraddizioni legate al suo passato ma volge lo sguardo al futuro di un mondo moderno, nonostante nostalgie di un mondo legato al socialismo reale ed al mondo islamico che dalla vicina Turchia sta lentamente influenzando i costumi nazionali. Viaggiando tra Bukara, Khiva, Samarcanda passiamo attraverso testimonianze antichissime lasciate da Alessandro Magno, Gengis Khan, la cultura ellenistica. In definitiva ognuno di noi si trova ad un certo punto della vita ad interrogarsi su quanto sia stato in grado di conoscere o comunicare con i propri genitori.

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