Cybercrime: la dimensione impalpabile del reato. 
martedì, 17 Dicembre 2019

Martedi 3 Dicembre presso la Fermata, sede del Rotary Club Valenza, si è svolto un interclub con il Rotary di Alessandria, presieduto da Francesco Malvicini.
Al termine della cena, si è parlato di “Cybercrime: la dimensione impalpabile del reato”.
A farlo è stato il Prof. Cosimo Anglano, accompagnato dalla Prof.ssa Serena Quattrocolo.
Il Presidente del RC Valenza ha salutato i gentili ospiti partecipanti alla serata, lasciando al Prefetto Giuseppe Massone la lettura dei curriculum dei due relatori.

 

Il Prof. Cosimo Anglano è Professore Associato di Informatica presso la UPO di Alessandria.
Svolge attività di ricerca nell’ambito della cyber security e dell’informatica forense. È Direttore del Nodo Locale UPO del Laboratorio Nazionale di Cyber Security.
Collabora come consulente per diverse Procure della Repubblica e Tribunali, nonché per alcune forze di Polizia nazionali e sovra nazionali, sui temi della digital forensics e della cyber security.

 

La Prof.ssa Serena Quattrocolo è laureata in Giurisprudenza e addottorata in Diritto processuale penale. È Professore ordinario di Diritto processuale penale presso il DIGSPES, dove tiene l’omonimo insegnamento nell’ambito del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza. La sua attività di ricerca si focalizza su “Use of algorithms and AI in criminal proceedings”, “In absentia trials”; “European Criminal Law”; “Company compliance and counter-corruption policies”.

 

Persone, dati e tecnologie sono sempre più esposte al rischio di attacchi informatici.
Con il termine cybercrime si intendono i reati commessi attraverso la rete. Una vasta categoria che comprende la pedopornografia online, lo sviluppo e diffusione di virus fino al furto di identità e allo spionaggio industriale.

Nell’ambito aziendale, i danni in termini economici sono enormi e possono essere di vario tipo.
Purtroppo molte aziende e organizzazioni non hanno ancora raggiunto un adeguato livello di cultura e responsabilizzazione interna in materia di cybersecurity.
A ciò si affianca anche lo scarso investimento in security.

Occorre adottare un approccio più proattivo e preventivo alla gestione del cyber risk, con un pieno coinvolgimento di tutti i livelli di business e con maggiore investimento in tecnologie come automazione, intelligenza artificiale e machine learning, per ridurre i costi e garantire alle aziende la propria integrità digitale per operare con fiducia in un mondo sempre più connesso.

Durante la serata sono stati illustrati casi reali di attacchi, con le implicazioni connesse.

 

L’argomento trattato ha generato un particolare coinvolgimento, suscitando una piacevole discussione e diverse domande di approfondimento da parte dei soci.

La serata si è conclusa con la consegna degli omaggi di club, le foto di rito e con il battito della campana a due mani da parte dei due Presidenti.

 

Condividi: